SERVIZIO DI ACCOGLIENZA INTEGRATA (SAI): CHI PUÒ ACCEDERE E COME

Il sistema dei servizi di accoglienza per migranti in Italia è molto articolato e può risultare, a volte, complesso da interpretare. In particolare, molti cittadini stranieri incontrano difficoltà nell’accesso ai vari tipi di servizio messi a disposizione. Cerchiamo di risolvere i principali dubbi. 

Quali sistemi di accoglienza esistono in Italia?

Il sistema di accoglienza in Italia si suddivide in: Centri di prima accoglienza, Sistema di accoglienza e integrazione (SAI) e centri di accoglienza straordinaria (CAS).  

Che cos’è il servizio SAI?

Il SAI (Sistema di accoglienza e integrazione) è il servizio di accoglienza gestito dal Ministero dell’interno e dagli enti locali e finanziato tramite il Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo. È stato introdotto con il d.l. 130/2020 (Decreto Lamorgese), il quale ha riformato il precedente sistema, chiamato SIPROIMI e rivolto ai soli titolari di protezione internazionale. Il servizio SAI è fortemente incentrato all’integrazione; al suo interno vengono organizzati corsi di italiano, tirocini professionalizzanti e attività socio-educative. Lo scopo è quello di favorire il contatto tra i cittadini stranieri regolarmente soggiornanti e la città, oltre che fornire gli strumenti necessari a garantire l’ingresso dei primi nel mondo del lavoro. 

Altro aspetto fondamentale del sistema SAI è il decentramento. Il servizio è articolato sul territorio, con lo scopo di sfavorire la creazione di grandi centri chiusi o quartieri ghetto. 

Chi può accedere al SAI?

Possono accedere al sistema SAI le seguenti categorie di cittadini stranieri: richiedenti protezione internazionale, titolari di protezione internazionale, minori stranieri non accompagnati, stranieri in prosieguo amministrativo affidati ai servizi sociali, i titolari dei permessi di soggiorno per protezione speciale, per casi speciali (umanitari in regime transitorio, titolari di protezione sociale, vittime di violenza domestica, vittime di sfruttamento lavorativo), vittime di calamità, migranti cui è riconosciuto un permesso di soggiorno per atti di particolare valore civile e i titolari di permesso di soggiorno per cure mediche.

Il sistema SAI è articolato in due livelli: al primo accedono i richiedenti protezione internazionale, mentre al secondo tutti i restanti aventi diritto.

Come si accede al SAI?

Per accedere al sistema SAI è necessario contattare il Servizio Centrale. Si tratta di un organo creato dal Ministero dell’Interno, Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione e affidato con convenzione ad ANCI che, a sua volta, si avvale del supporto operativo della Fondazione Cittalia.

Al Servizio Centrale sono affidati compiti organizzativi e di gestione, oltre che di coordinamento e consulenza. 

Come accedere al sistema SAI a Bologna

Per accedere al SAI di Bologna è possibile rivolgersi allo Sportello protezioni internazionali di Asp, in Via del Pratello 53 (Orari: Lunedì, martedì, venerdì, dalle 9 alle 11). Lo sportello risponde ai seguenti contatti: Telefono 051-6201946; Email: protezioni.internazionali@aspbologna.it; accesso.protezioni@aspbologna.it. 

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