A Siena è stato avviano un nuovo sportello immigrazione. Vediamo di cosa si tratta.
Il nuovo progetto In.te.se avviato a Siena
Si è riunito oggi a Siena il Consiglio Territoriale per l’Immigrazione, presieduto dal prefetto Maria Forte, per la presentazione del report finale del progetto In.te.se., finanziato dal fondo Fami del ministero dell’Interno.
La realizzazione degli obiettivi del progetto, tra i quali il miglioramento della capacità di relazione e comunicazione con l’utenza straniera, ha richiesto la costituzione di un “front-office di prossimità”, per il filtraggio informativo dell’utenza, e l’introduzione di procedure specifiche per la tempestiva rilevazione della vulnerabilità, con particolare riferimento alla fragilità psichiatrica e alle dipendenze.
Con riguardo alla lotta al caporalato e allo sfruttamento lavorativo dei migranti, altro aspetto su cui la prefettura si è dedicata nell’ambito del progetto in questione, sono stati attivati, nei mesi precedenti, specifici tavoli tematici e corsi di formazione rivolti a tutti gli operatori del settore. Inoltre, un’unità mobile composta da operatori specializzati in ambito di psicologico, antropologico e del lavoro, si è recata presso i CAS per intercettare, anche attraverso interviste ai richiedenti asilo, eventuali fenomeni di lavoro sommerso.
Un tavolo provinciale permanente sulla prevenzione e il contrasto allo sfruttamento lavorativo, punto di raccordo e di riferimento per il monitoraggio del fenomeno e l’analisi dei bisogni rilevabili in sede locale, ha affiancato, infine, il Consiglio Territoriale per l’Immigrazione nella sua missione.
Dopo aver ringraziato gli enti per il loro impegno, il prefetto ha invitato gli stessi a proseguire nella realizzazione di nuovi progetti, facendo leva sul consolidamento dei rapporti interistituzionali che hanno reso possibile il miglioramento dei servizi resi finora all’utenza straniera, anche grazie allo sviluppo di nuove professioni.