ESPULSIONE DEL CITTADINO STRANIERO: QUANDO È POSSIBILE?

Che cosa si intende per espulsione e quando è possibile espellere un cittadino straniero? Vediamolo insieme.

Che cos’è l’espulsione?

Per espulsione si intende l’allontanamento del cittadino straniero dal territorio dello Stato. Si differenzia dal respingimento perché quest’ultimo avviene alla frontiera, senza che il migrante abbia fatto ingresso in Italia. L’espulsione, invece, prevede la presenza del cittadino straniero nel nostro paese.

Quando è possibile l’espulsione del cittadino straniero?

In linea di massima, l’espulsione del cittadino straniero è possibile quando questo non possiede o smette di possedere i requisiti per restare in Italia, quando è stato condannato dal giudice penale per la commissione di alcuni reati o, infine, quando è socialmente pericoloso.

Quanti tipi di espulsione esistono?

Esistono due macro-tipologie di espulsione: l’espulsione amministrativa e l’espulsione giudiziale.

Quando è possibile l’espulsione amministrativa?

L’espulsione amministrativa può essere comminata dal Prefetto nei seguenti casi:

    • lo straniero è considerato dal Ministero dell’Interno pericoloso per l’ordine pubblico e la sicurezza dello Stato;
    • Io straniero è privo dei requisiti per la permanenza regolare sul territorio dello Stato;
    • lo straniero ha perso i requisiti per la permanenza regolare sul territorio dello Stato.

Nel caso in cui lo straniero irregolare abbia fatto ingresso nel territorio italiano eludendo i controlli di frontiera, e dunque in maniera clandestina, potrà essere punito con l’ammenda da 5.000 a 10.000 euro.

Quando è possibile l’espulsione giudiziale?

Il giudice può comminare l’espulsione al termine del giudizio penale nei seguenti casi:

    • quale misura di sicurezza, quando lo straniero è stato condannato per uno dei reati previsti dagli articolo 380 e 381 del codice penale ed è dichiarato dal giudice stesso socialmente pericoloso;
    • quale sanzione sostitutiva, quando il straniero viene condannato, anche a seguito di patteggiamento, a una pena inferiore a 2 anni;
    • quale sanzione alternativa alla detenzione, nel caso in cui lo straniero debba scontare un residuo pena inferiore a 2 anni. 

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