Decreto flussi 2023: la circolare congiunta del 27 ottobre 2023

Circolare congiunta del 27 ottobre 2023

Con la circolare congiunta del 27 ottobre 2023 il Governo ha fornito le ultime indicazioni pratiche per la procedura flussi, dando inoltre il via libera alla pre-compilazione delle domandea partire da lunedì 30 ottobre 2023.

Scarica qui il testo della circolare. 

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1. Che cos’è il decreto flussi?

È quel provvedimento con cui il Governo indica ogni anno il numero di quote a disposizione per l’ingresso di cittadini stranieri in Italia per lavoro subordinato, lavoro autonomo e lavoro stagionale. L’ultimo decreto flussi è stato approvato con DPCM del 27 settembre 2023, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 03 ottobre 2023. 

2. Cosa prevede il nuovo decreto flussi 2023?

Il nuovo decreto flussi prevede 136 mila ingressi nel 2023 e l’aggiunta dei seguenti settori lavorativi: elettricisti, idraulici, acconciatori, addetti ai settori dell’assistenza familiare e socio-sanitaria (colf e badanti), lavoratori per il trasporto passeggeri con autobus e lavoratori della pesca. 

Saranno inoltre confermati i settori già presenti nell’ultimo decreto flussi: autotrasporto merci per conto terzi, edilizia, turistico-alberghiero, meccanica, telecomunicazioni, alimentare, e cantieristica navale per il lavoro subordinato; agricolo e turistico-alberghiero per il lavoro stagionale.

Potranno fare richiesta i cittadini provenienti dai seguenti paesi: Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia- Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Georgia, Ghana, Giappone, Giordania, Guatemala, India, Kirghizistan, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Perù, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina. 

Per quanto concerne gli addetti ai settori dell’assistenza familiare e socio-sanitaria (colf e badanti) non sembra essere indicato alcuno stato in particolare. Pertanto questi, potranno fare domanda anche se provenienti da paesi non in elenco.

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3. Quando sarà possibile presentare le domande?

Il nuovo decreto flussi 2023 prevede 3 diversi click day: 02 dicembre 2023 per le richieste di nulla osta al lavoro subordinato relative a cittadini provenienti dai paesi elencati; 04 dicembre 2023 nei casi di cui all’art. 8 c. 1 lett. b) del DPCM (lavoratori subordinati non stagionali cittadini di altri Paesi con i quali nel corso del triennio entrino in vigore accordi di cooperazione in materia migratoria; lavoratori subordinati e autonomi di origine italiana per parte di almeno uno dei genitori fino al terzo grado in linea diretta di ascendenza, residenti in Venezuela; apolidi e a rifugiati riconosciuti dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati o dalle autorità competenti nei Paesi di primo asilo o di transito; lavoratori subordinati non stagionali nel settore dell’assistenza familiare e socio-sanitaria; richieste di conversione in permessi di soggiorno per lavoro subordinato di permessi di soggiorno per lavoro stagionale e permessi di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo rilasciati ai cittadini di Paesi terzi da altro Stato membro dell’Unione europea); 12 dicembre 2023 nel caso di richieste di nulla osta al lavoro stagionale. 

Durante ognuno dei click day le domande potranno essere presentate a partire dalle ore 9:00 sull’apposito portale messo a disposizione dal Ministero.

È bene ricordare che le quote finiscono in poche decine di minuti. Pertanto, è necessario collegarsi quanto prima e cercare di inviare la domanda entro massimo le 09:20. In caso contrario, le possibilità di ottenere un nulla osta diminuiscono drasticamente.

4. Quali documenti bisogna presentare?

Per presentare la richiesta flussi sono necessari documenti che dimostrino la sufficiente capacità economica del datore di lavoro e il possesso di un alloggio idoneo. In caso di richiesta per lavoro subordinato, inoltre, bisogna provare l’indisponibilità di un lavoratore italiano al Centro per l’impiego. 

Nello specifico, è consigliabile raccogliere i seguenti documenti: passaporto in corso di validità del lavoratore; copia del documento di identità e del codice fiscale del datore di lavoro; documentazione comprovante la capacità reddituale del datore di lavoro (ad es. ultimo bilancio se si tratta di un’azienda, ultima CU se si tratta di un privato); certificato di idoneità alloggiativa dell’immobile; proposta di contratto; marca da bollo da 16 euro.

Chi intende assumere un cittadino straniero deve inoltre presentare al centro per l’impiego competente una richiesta di verifica della disponibilità di lavoratori italiani per la medesima posizione. Tale verifica si intende compiuta in uno di questi casi:

  • qualora siano trascorsi 15 giorni lavorativi dalla richiesta senza ricevere riscontro;
  • se, a seguito del colloquio di selezione, e prima della richiesta di nulla osta, il datore di lavoro accerta che il lavoratore inviato dal centro per l’impiego non è idoneo;
  • se sono trascorsi 20 giorni lavorativi dalla richiesta e i lavoratori inviati dal centro per l’impiego non hanno preso servizio senza giustificare l’assenza. 

Qui è possibile scaricare il modulo per la richiesta di personale.

5. Quando è possibile pre-compilare le domande?

Secondo la nuova circolare, a partire dal 30 ottobre 2023 possono essere pre-compilate le domande flussi. Sarà sufficiente fare ingresso nell’apposito portale attraverso lo SPID e caricare tutti i documenti necessari. La domanda potrà essere presentata poi a partire dal click-day (2, 4 e 12 dicembre.

6. Perché rivolgersi a un avvocato esperto di immigrazione a Bologna?

Un avvocato esperto in diritto dell’immigrazione può fornire consulenza e assistenza, sia giudiziale che stragiudiziale, in tantissimi ambiti della vita dello straniero, tra cui la presentazione della richiesta flussi sulla base del nuovo decreto. Integra – immigrazione, lavoro e diritti offre una vasta gamma di servizi e si trova a Bologna, in via Miramonte n. 9

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